sabato 9 maggio 2015

DA CANZO AI CORNI DI CANZO

SENTIERO: T fino al bivio per i corni (sentiero 5) E per tutto il resto del tragitto
TEMPO MEDIO DI ASCENSIONE 2:00 per il rifigio SEV 
TEMPO MEDIO DI DISCESA:  1:20
ALTITUDINE MASSIMA 1225 M 
RIFUGIO DI RIFERIMENTO: SEV 1225 m
PERIODO CONSIGLIATO: DA FINE MARZO A FINE OTTOBRE (con adeguate condizioni meteo) 

Il secondo itinerario per principianti che parte da Canzo (dopo quello che conduce al la monte CORNIZZOLO) ci porta verso i CORNI, tre formazioni rocciose sulla cui sommità per ora ti puoi scordare si salire se sono i tuoi primi passi in montagna fatta eccezione per il corno centrale sul quale però, per avventurarsi consigliamo comunque la presenza di un compagno più esperto (la breve ma divertentissima salita al corno centrale sarà materia di un post successivo).

Visto che sappiamo che stai per fare i tuoi primi passi su per le cime, e visto che davanti allo schermo del computer ci potrebbe essere una madre in lacrime o, meno probabilmente, una fidanzata preoccupata, abbiamo pensato ad un percorso dove non ti sarà difficile dare forfait all'ultimo momento e trovare una soluzione placida e mangereccia per colmare il vuoto che la tua condizione di "vinto dalla montagna" ha creato in te.

Andiamo con ordine, come arrivare a Canzo e dove parcheggiare te lo abbiamo già spiegato nel post precedente . Giunto allo spiazzo della fonte, dove vedrai le ultime auto parcheggiate, di cui abbiamo già detto prendi la strada alla tua sinistra che va decisamente in salita.
Troverai le solite frecce che indicano PRIMALPE - TERZALPE - CORNI.
La carrozzabile è percorribile in auto dai residenti delle case più alte e dai gestori dei vari rifugi quindi potresti essere superato da qualche fuoristrada.
Inizialmente la strada è un pò faticosa e non mancherai di maledirla per la durezza dei sassi ma in poco meno di mezz'ora se vai di buon passo (nel tuo caso in 45 minuti) arriverai alla bellissima Primalpe.

Primalpe è un'antica cascina riadattata per fungere da centro di educazione ambientale, la fonte d'acqua che incontri sulla tua strada è ottima per rifocillare le tue già stanche membra.
Se poi sei già morto di fatica e la mamma ti ha 
messo nello zaino una teglia di melanzane al forno, uno stinco di maiale e una mela per dessert potresti già fermarti sui prati circostanti e aspettare il tempo di tornare a casa.

Diversamente prosegui per la tua strada che, ben presto, farà una curva e oltrepasserà un torrente.
Dopo qualche centinaio di metri vedrai una nuovo gruppo di frecce.
una indica un sentiero che si inerpica nel bosco e porta la dicitura CORNI le altre indicano TERZALPE e altre mete tra cui la via ferrata ai corni.
Qui ti si presentano due opzioni (oggi siamo per i bivi della vita), la prima è quella di seguire la freccia CORNI e di entrare nel bosco, di norma simbolo di coraggio e di amore per l'avventura, la seconda è quella di andare dritto e di arrivare a TERZALPE che si raggiunge in un quarto d'ora di camminata sulla solita strada (simbolo di sfaticataggine e crapuloneria) e che è sede di un ottimo agriturismo ove a prezzi modici potrai mangiare degli ottimi piatti facendo finta di essere appena sceso dal sentiero della ferrata dei corni.
terzalpe
Qui il consiglio è di non indulgere in particolari sulla tua scalata, tanto la gente non ci casca.

Se invece deciderai di fare la scelta di coraggio che ti abbiamo proposto, comincerai a salire per il bosco su di un sentiero molto ben segnalato da numerosi segnavia posti sugli alberi che in un'oretta di cammino ti porterà ad un gruppo di case poste al limitare di un prato erboso.
Ci spiace, non sei ancora arrivato.
Giunti a ridosso delle case ti accorgerai che il sentiero (piuttosto piccolo e, soprattutto in primavera, spesso fangoso e a tratti innevato) piega a sinistra. Dopo pochi passi vedrai la sagoma del rifugio SEV di fronte a te e ti accorgerai che sotto di te si apre una strada carrozzabile.

Il panorama, da qui, è già molto interessante e di fronte a te si apre il bellissimo prato della cima e potrai osservare l'intero ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno tra due file non interrotto di monti (bla bla bla).
Il rifugio SEV è aperto da giugno a ottobre salvo casi particolari e feste comandate, tienilo presente. Se vuoi rimanere in cima hai a disposizione diversi ettari di prato per il tuo pic nic.
Diversamente, se proprio la tua fame ferina non vuol sentire ragioni puoi decidere di prendere la strada carrozzabile che hai visto prima e scendere a Terzalpe, dove l'oste non mancherà di rifocillarti a dovere.
Attento comunque al sentiero che prendi per la discesa.
Se torni sui tuoi passi, all'altezza delle case che hai trovato prima il sentiero si biforca, uno resta in piano e procede in direzione retta passando su un grande prato ove al centro puoi vedere una croce di legno; l'altro scende verso il basso ed è quello che hai fatto in precedenza per salire.
Il primo sentiero che ti abbiamo indicato è molto bello e panoramico, passa vicino all'attacco della ferrata dei corni e arriva comunque a Terzalpe ma è molto lungo e ripidissimo in discesa e la cosa potrebbe mettere in seria difficoltà le tue ginocchia, gambe e caviglie. Inoltre se decidi di scendere da quella parte stai attento ai segni perché in molti casi il sentiero si dirama e sbagliare significa fare parecchia strada in salita su sassi piccoli e friabili. 
In parole povere è altamente sconsigliabile per un neofita, soprattutto se ha una preparazione atletica un scarsa.
Giunto a Terzalpe potrai continuare la tua discesa sulla carrozzabile fino a Canzo e quindi riprendere la tua rumorosa auto e tornare alla civiltà borghese da cui se venuto.






Nessun commento:

Posta un commento