martedì 5 maggio 2015

QUALCHE PICCOLA NOZIONE DI BASE SULLA SICUREZZA IN MONTAGNA

Fatte le dovute premesse filosofiche cominciamo a darti i primi piccoli consigli sulla montagna che ti serviranno per muovere i primi passi nell'affascinante mondo delle vette senza fare la figura del fesso completo e senza possibilmente farti partire un ginocchio e restare invalido per mesi e mesi tirando giù dal cielo tutti i santi che hai conosciuto nei tuoi anni da chierichetto.

consiglio numero UNO:

tieni sempre a mente che tu, almeno per ora, non sei questo qui:



lo sappiamo che ti piacerebbe ma non ci siamo proprio... il tuo ortopedico ne sarebbe contentissimo, ci mancherebbe altro, anche il tizio che ha appena aperto un negozio vicino a casa tua e vende stampelle e supporti per disabili troverebbe che un tuo esperimento in questo senso potrebbe dare una svolta alla sua situazione economica... il consiglio però è di pensare alla tua povera mamma e al dolore che le daresti!












Non sei nemmeno questo qui:



forse un domani ci arriverai ma per adesso scordatelo









Ad oggi sei più che altro così:


Non te lo dimenticare, il modo migliore per fare del male a se stessi e agli altri in montagna è travisare i propri limiti.
Prima ancora dell'attrezzatura corretta, della cartografia, dei GPS e di tutte le stupidate di cui il tuo mercataro di fiducia ti riempirà quando andrai in negozio per la tua prima spesa di montagna, la cosa più importante è sapere che hai dei limiti e che ci sono delle cose che, semplicemente, non sei ancora in grado di fare se è la prima volta che metti le scarpe ai piedi.

In questo, la segnaletica, su ogni sentiero ti aiuterà parecchio ma, soprattutto per alcune regioni geografiche, dentro e fuori dall'Italia, dove questo aspetto è poco curato, ti consigliamo di scegliere con cura un sentiero prima della partenza aiutandoti con guide cartacee o con internet (ci sono ottimi siti con tutte le indicazioni per raggiungere vette e rifugi)


Il CAI classifica i sentieri in Italia attraverso lo schema che riportiamo qui sotto, lo puoi trovare in ogni libro o sito internet dedicato e ha il pregio di essere chiaro e facile; nel prosieguo di questo blog ce ne avvarremo spesso:


T= SENTIERO TURISTICO: può essere a carattere naturalistico, storico o tematico,... non presenta particolari difficoltà non ha grandi tratti in salita e può essere percorso praticamente da tutti.


E= SENTIERO ESCURSIONISTICO: privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli. E’ il tipo di sentiero maggiormente presente sul territorio e più frequentato e rappresenta il 75% degli itinerari dell’intera rete sentieristica organizzata.


EE= SENTIERO PER ESCURSIONISTI ESPERTI: sono sentieri che si dipanano per tratti alpini piuttosto impervi a tratti esposti a strapiombi e che richiedono una buona conoscenza della montagna e delle tecniche alpinistiche di base oltre ad una buona preparazione fisica. A volte (ma non sempre) un sentiero segnato con la dicitura EE può essere attrezzato con CATENE, SCALE, FUNI O CORRIMANO, utili a garantire la sicurezza. UN SENTIERO DI QUESTO TIPO NON VA MAI AFFRONTATO DA UN NEOFITA SENZA L'ADEGUATA ATTREZZATURA ANCHE SE ACCOMPAGNATO DA UN ESPERTO ALPINISTA.


EEA= VIA FERRATA E ATTREZZATA: Vie di tipo alpinistico che conducono verso cenge e creste particolarmente difficili, queste vie sono sempre attrezzate con FUNI, CATENE e SCALE e per percorrerle è obbligatoria un'attrezzatura fatta da imbraco, casco e dissipatore.


Non si vuol fare del terrorismo ma è importante capire che sopravvalutare le proprie capacità e prendere una via al sopra delle mie competenze può portare a problemi davvero gravi e che molti incidenti in montagna avvengono per questo tipo di disattenzioni da parte dei neofiti.

Inoltre se andate in montagna con un gruppo di amici per divertirvi dovete tenere presente che una stupidaggine rovina la salita a tutti.

I sentieri sono di norma dotati di una segnaletica piuttosto chiara fatta di frecce e segnavia.


Sui sentieri puoi trovare diverse frecce segnaletiche ma negli ultimi anni il CAI sta uniformando la grafica delle stesse in maniera da essere molto chiara e universale



 Sulle frecce segnaletiche attualmente in uso sono riportate le mete raggiungibili con il relativo tempo di percorrenza (nella foto 1.00 - 1.45 - 2.30); il numero del sentiero (nella foto in esame il numero 609): la sezione del CAI o l'azienda turistica territoriale che curano il sentiero (non sempre e comunque non è un'informazione dalla quale dipende il destino del mondo) e se il sentiero appartiene ad una particolare rete di sentieri speciali di lunghissima percorrenza (nel Caso specifico la sigla SP nel cerchietto bianco  ma più facilmente potreste vedere la dicitura SI che sta per Sentiero Italia) 


Quando farai per la prima volta un sentiero, a meno che tu non abbia la stazza di un bue muschiato o la preparazione atletica di un bradipo anemico ti accorgerai che i tempi segnati sono valutati per eccesso, e normalmente ci si mette un 10-15% in meno di quanto segnato.

Non sentirti un alpinista e non vantarti della cosa in rifugio , potresti trovare un pensionato che ha fatto lo stesso tragitto in molto meno tempo di te.

Oltre alle frecce, sui sentieri troverai anche dei simpatici segni colorati di norma dello stesso colore delle frecce segnaletiche posti su sassi e altri elementi naturali... non preoccuparti, non sono passati i Black block servono per indicarti che sei sulla giusta strada e che devi proseguire nella direzione indicata.
In alcuni casi, su sentieri molto impervi di alta montagna o dove in certi periodi dell'anno cade moltissima neve i segnavia sono rappresentati da piccole piramidi di sassi disposti lungo le tracce di sentiero, vengono spesso chiamati "omini di sassi".

Da tutto quanto detto sopra nasce il consiglio numero DUE: mai fare l'esploratore: se esiste un sentiero SEGUILO! Spesso tornare sui propri passi, quando ci si è accorti di avere fatto una cazzata, è difficile se non impossibile

Esisitono ottimi alpinsti che hanno tracciato vie nuove laddove nemmanco si credeva si potesse salire ma TU non sei tra questi, almeno per ora, non te lo dimenticare.

Nessun commento:

Posta un commento